La Rivista “l’area di Broca”e il tema del “digitale”: ne parla “la TOSCANA nuova” di febbraio

I 50 anni della Rivista - Il ricordo di Maria Pia Moschini - Presentazione 6 febbraio 2024 al Circolo degli Artisti “Casa di Dante”

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I poeti hanno paura del mondo digitale?

La rivista L’area di Broca, n. 116-117

Nella copertina di Graziano Dei per l’ultimo numero de L’area di Broca, un poeta guarda dall’alto il mondo digitale, l’universo dei numeri. La rivista che celebra, con Salvo imprevisti – titolo presente  all’inizio dell’esperienza editoriale - cinquant’anni di vita, esamina questa volta un tema ritenuto di notevole ed attuale interesse dalla redazione e proposto ai collaboratori, letterati e poeti. Il fascicolo esce in ritardo perché Mariella Bettarini, direttrice della rivista, ha dovuto prendere un lungo periodo di riposo e ci si augura che possa tornare prossimamente  al suo posto di direzione. Paolo  Pettinari parla, nell’editoriale, del bilancio di questa iniziativa, a partire dalla iniziale discussione da parte della redazione, divisa fra l’entusiasmo per la proposta del tema (“Tema bellissimo”, “Pieno di spunti”) e lo sgomento (“Ma che si può dire?”, “E’ quanto di meno letterario, di meno poetico ci sia”); il fascicolo poi pubblicato, disponibile anche online all’indirizzo: www.emt.it/broca , comprende dieci poesie, sette racconti, tre saggi: Teoria dell’informazione di Franco Lever, Arte e intelligenza artificiale di Donato Nitti, Rivoluzione in atto : un mondo disumanizzato? di Elda Torres.

L’editoriale rileva che i contributi pervenuti mostrano la stessa divisione emersa all’inizio: da una parte un atteggiamento cartesiano, il desidero di conoscere, capire i meccanismi, la possibile evoluzione di questa rivoluzione nei processi della comunicazione; dall’altra, un atteggiamento apocalittico, la paura che il cambiamento in corso finisca con l’emarginare il fattore umano, rendendolo prigioniero delle macchine.  Nell’insieme prevalgono una serie di perplessità, l’attenzione è maggiormente rivolta ai problemi che alle opportunità, ai pericoli che ai vantaggi legati alla rivoluzione della comunicazione. Emerge nei poeti, negli scrittori un timore arcaico “che le macchine finiscano per uccidere la creatività e la poesia”, è presente una profonda diffidenza a compiere il primo passo nell’universo digitale, al momento in gran parte sconosciuto, lontano dai sentieri tradizionali, dove è difficile trovare punti di riferimento familiari.

Anch’io ho portato un piccolo contributo alla composizione del numero della rivista: tenendo conto della divisione sopra illustrata, mi schiero con i “cartesiani”, ho scritto, in altri tempi, poesie sul calcolo binario ( Bit byte bit byte/ zero uno zero uno/ uno zero//acceso spento spento acceso/ locale globale globale locale/ … da “Nonluoghi”); questa volta, per il tema del digitale, ho pubblicato questo testo poetico: Le macchine che apprendono, sognano/ decidono …. ; sono strumenti a fianco dell’uomo, lo salvano dalla morte: Prometeo, ladro del fuoco, porge/ la fiamma delle tecniche digitali/ alla scienza: luci sempre accese/ nei laboratori, si alza la diga/ dell’immunità contro il contagio/ … p. 17.

Le ultime pagine del fascicolo sono dedicate ai 50 anni della rivista Salvo imprevisti-L’area di Broca, che fu fondata da Silvia Batisti e da Mariella Bettarini come quadrimestrale di poesia, organizzato per fascicoli monografici, a tema, autofinanziata, interdisciplinare.  Oltre quattrocento autori, fra i quali Fortini, Pasolini, Manacorda, Zagarrio, Marco Marchi, Asor Rosa, hanno contribuito alla vita della rivista, che si pone come un patrimonio significativo nel mondo letterario e culturale contemporaneo. I testi dei 74 fascicoli pubblicati e gli indici dettagliati per autore sono disponibili agli indirizzi: www.emy.it/salvoimprevisti, www.emt.it/broca.

L’ultimo numero della rivista comprende un omaggio a Maria Pia Moschini scomparsa il 31 ottobre 2023, “collaboratrice preziosa, scrittrice raffinata e persona squisita”. La ricordiamo con affetto, con l’ultima sua poesia affidata a facebook, al mondo digitale: Il fumo// Il fumo avvolge/ i tetti delle case,/ crea un alone/ di mistero./ Il silenzio/ nasconde un/ cuore fragile,/ il pensiero si fa strada/ tra le rovine/ del giorno:/ tutto tace/ nella quiete/ serale, tutto/ tace./ Il cuore dorme/ sopra una/ nuvola.

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