Evento di Il giardino delle rose
viale giuseppe poggi 2, 50125 Florence, Italy
Durata: 2 h
Pubblico · Chiunque su Facebook o fuori Facebook
Martedì 13 maggio
h 18:00 presentazioni libri e collane
STRANIERI A FIRENZE SULLE SUE COLLINE TRA OTTOCENTO E NOVECENTO
nella collana di Angelo Pontecorboli Editore
Modera Nicoletta Manetti
Saranno presenti gli autori
Firenze non è stata solo tappa di grand tour, ma approdo, da cui attingere ispirazione letterati, artisti o scienziati stranieri tra fine Ottocento e primi Novecento. Nella nostra città hanno soggiornato, talvolta a lungo, “forestieri” straordinari, dando alla luce grandi opere.
La collana “Stranieri a Firenze” di Angelo Pontecorboli Editore ha lo scopo di “raccontare” i soggiorni dei personaggi più noti e di altri, meno conosciuti, ma non meno importanti, tutti da scoprire.
Capostipite è Gli anglo-fiorentini nell’Ottocento a Firenze: luoghi passioni e segreti di Paola Maresca che ci porta nei salotti dei Browning, dei Trollope, ci racconta di medium e negromanti, di Miss Uragano, dei fantasmi di Henry James e tanto altro. Su questa scia, la stessa autrice ha raccontato l’“incontro di anime” di Edoardo Shuré e Margherita Albana Mignaty a Firenze. Valerio Cantafio Casamaggi con Il marchese de Sade a Firenze nel 1775, narra i tre mesi di libertà vissuti dal protagonista in questa città “mille volte felice”. Le tre principesse a Firenze di Roberto Mosi ci racconta delle sorelle Bonaparte: la mitica Paolina e Carolina qui sono morte e quest’ultima vi è sepolta. La loro omonima, Marie Laetitia Bonaparte Rattazzi, descritta con raffinatezza da Caterina Perrone, porta invece una ventata di scandalo nei salotti di Firenze Capitale. Dalla penna di Alba Avarello esce Anatole France a Firenze, che qui ha scritto Il giglio rosso. In Einstein a Firenze di Valeria Rondoni e Paolo Bulletti, vediamo il grande Albert suonare il suo violino sul sasso del Monastero di San Francesco a Fiesole.
Non mancano i tedeschi: il poeta R. M. Rilke, con Diario fiorentino - R. M. Rilke e Lou Salomè di Roberto Mosi, e Gisella Selden Goth e Trudy a Firenze, madre e figlia, musicologa e danzatrice, che tanto hanno contribuito alla cultura musicale fiorentina del Novecento, di Maria Dina Tozzi.
Nicoletta Manetti ha indagato la permanenza di tre coppie: Anja e Dostoevskij a Firenze, otto mesi quando la città era capitale, tra attacchi epilettici e miseria, ma anche stupore e la nuova gravidanza di lei; D.H. Lawrence e Frieda a Firenze, L’Amante di Lady Chatterley: il poeta che, nel suo inquieto peregrinare, trova nella Flowery Tuscany l’armonia vagheggiata e l’ispirazione per il suo più famoso romanzo; Gertrude Stein e Alice B. Toklas a Firenze, in cui la “Signora del Novecento” dichiara il suo amore ad Alice su per la collina di Settignano.
h 18:00 presentazioni libri e collane
STRANIERI A FIRENZE SULLE SUE COLLINE TRA OTTOCENTO E NOVECENTO
nella collana di Angelo Pontecorboli Editore
Modera Nicoletta Manetti
Saranno presenti gli autori
Firenze non è stata solo tappa di grand tour, ma approdo, da cui attingere ispirazione letterati, artisti o scienziati stranieri tra fine Ottocento e primi Novecento. Nella nostra città hanno soggiornato, talvolta a lungo, “forestieri” straordinari, dando alla luce grandi opere.
La collana “Stranieri a Firenze” di Angelo Pontecorboli Editore ha lo scopo di “raccontare” i soggiorni dei personaggi più noti e di altri, meno conosciuti, ma non meno importanti, tutti da scoprire.
Capostipite è Gli anglo-fiorentini nell’Ottocento a Firenze: luoghi passioni e segreti di Paola Maresca che ci porta nei salotti dei Browning, dei Trollope, ci racconta di medium e negromanti, di Miss Uragano, dei fantasmi di Henry James e tanto altro. Su questa scia, la stessa autrice ha raccontato l’“incontro di anime” di Edoardo Shuré e Margherita Albana Mignaty a Firenze. Valerio Cantafio Casamaggi con Il marchese de Sade a Firenze nel 1775, narra i tre mesi di libertà vissuti dal protagonista in questa città “mille volte felice”. Le tre principesse a Firenze di Roberto Mosi ci racconta delle sorelle Bonaparte: la mitica Paolina e Carolina qui sono morte e quest’ultima vi è sepolta. La loro omonima, Marie Laetitia Bonaparte Rattazzi, descritta con raffinatezza da Caterina Perrone, porta invece una ventata di scandalo nei salotti di Firenze Capitale. Dalla penna di Alba Avarello esce Anatole France a Firenze, che qui ha scritto Il giglio rosso. In Einstein a Firenze di Valeria Rondoni e Paolo Bulletti, vediamo il grande Albert suonare il suo violino sul sasso del Monastero di San Francesco a Fiesole.
Non mancano i tedeschi: il poeta R. M. Rilke, con Diario fiorentino - R. M. Rilke e Lou Salomè di Roberto Mosi, e Gisella Selden Goth e Trudy a Firenze, madre e figlia, musicologa e danzatrice, che tanto hanno contribuito alla cultura musicale fiorentina del Novecento, di Maria Dina Tozzi.
Nicoletta Manetti ha indagato la permanenza di tre coppie: Anja e Dostoevskij a Firenze, otto mesi quando la città era capitale, tra attacchi epilettici e miseria, ma anche stupore e la nuova gravidanza di lei; D.H. Lawrence e Frieda a Firenze, L’Amante di Lady Chatterley: il poeta che, nel suo inquieto peregrinare, trova nella Flowery Tuscany l’armonia vagheggiata e l’ispirazione per il suo più famoso romanzo; Gertrude Stein e Alice B. Toklas a Firenze, in cui la “Signora del Novecento” dichiara il suo amore ad Alice su per la collina di Settignano.