Gordiano Lupi per “Tre principesse francesi a Firenze”, Pontecorboli. Collana Stranieri e Firenze

La figura di Elisa Baciocchi e il principato di Piombino - Recensione pubblicata da LEGGERE : TUTTI , 22 MAGGIO 2025

mosi_tre-principesse-francesi-a-firenze

banner

Articoli & Approfondimenti

Tre principesse francesi a Firenze

Published

on

di Gordiano Lupi

Il libro di Roberto Mosi mi è caro soprattutto per la figura di Elisa Baciocchi, sorella di Napoleone e principessa di Piombino (e Lucca), alla quale lo scrittore e poeta fiorentino aveva già dedicato un bel libro edito da Il Foglio Letterario Edizioni. In questa nuova opera Mosi ci racconta anche le esistenze di Paolina Borghese e Carolina Murat, le altre due sorelle di Napoleone che si trovarono a diventare donne di potere grazie alle doti militari del fratello. Tre donne che dalla povera e derelitta Corsica assursero ai più alti onori delle corti per poi decadere seguendo la parabola discendente di Napoleone. La narrazione segue i ricordi e le testimonianze di Sylvia Boucot, dama di compagnia in periodi storici diversi (per oltre trent’anni) delle tre principesse. Roberto Mosi racconta la vita delle sorelle di Napoleone mettendo l’accento sulla loro libertà e sulla grande determinazione che le accompagnava, caratteristiche certo non viste di buon occhio dai contemporanei. Elisa a Piombino veniva definita la Baciocca, proprio per far capire che era soltanto la moglie del principe Felice Baciocchi – considerato un inetto – e per mettere l’accento sul fatto che era soltanto una donna e il potere non poteva spettarle. Nella realtà Elisa decideva ogni cosa e le riforme messe in atto nel piccolo Stato si devono soltanto al suo acume, dalla bonifica delle zone paludose, alle strade di comunicazione, per finire con l’Ospedale. Ancora oggi la strada di grande comunicazione che collega Piombino a San Vincenzo si chiama via della Principessa ed è il luogo dove prima di Elisa sorgeva la grande palude malarica di Rimigliano. Il popolino mise in giro anche la falsa notizia che Elisa fosse una sorta di strega, mangiatrice di uomini, dedita a grandi appetiti sessuali da soddisfare con i giovani abitanti del principato. Tutto questo per sminuire la grandezza di una persona e la sua abilità come regnante, non bene accetta per il fatto che era una donna. Le tre storie narrate da Mosi vedono sullo sfondo anche la città di Firenze, descrivono la nuova classe borghese che comincia a muoversi e a liberarsi dei vecchi regnanti per prendere il potere. Molte le analogie con il mondo contemporaneo, dal mito della nazione al comandante supremo, il leader che tiene ben salde nelle sue mani le sorti di uno Stato.  Il libro è pubblicato in un’edizione molto curata con foto a colori e riproduzioni in bianco e nero, in appendice la cronologia storica del periodo e delle tre principesse.

Roberto Mosi
Tre principesse francesi a Firenze
Angelo Pontecorboli Editore – Euro 17 – Pag. 170

mosi_tre-principesse-francesi-a-firenze1

1-toscana-chiostri

Tags: , ,

Lascia il tuo commento

Il tuo indirizzo Email non sarà pubblicato. * Campi richiesti.

*
*

Le parole della poesia

Feed RSS

Iscriviti ai FEED RSS, sarai sempre aggiornato ...

Contatti

Scrivimi
Puoi scrivermi attraverso la pagina dei contatti oppure invia un E-mail a r.mosi@tin.it