La battagglia fra Barbari e Romani -Giorgio Vasari Salone de’Cinquecento: Stilicone e Radagaiso
Dal libro “Barbari. Dalle Steppe a Florentia” Masso delle Fate Edizione, pag.45:
“Ricordo benissimo quell’alba del primo giorno del mese
di marzo. Partecipavo al turno di guardia della notte, alla
porta Contra Aquilonem, e quando i primi raggi di sole dalla
collina di Faesulae trafissero la coltre di nubi, dalla parte della
pianura ai lati della via Faentina, comparve, come liberato
dalle tenebre della notte, l’esercito dei barbari e si alzò il loro
spaventoso grido di battaglia.
Questo “canto-urla”, come lo chiama Tacito nel suo libro,
riecheggiò per tutto il piano, fino al cielo, davanti a noi fino
alle colline ai lati della Stretta di Faesulae, un canto vibrante
che “non sembra composto di voci ma appare come l’espressione
di un suono superiore di coraggio, formato da suoni
aspri, gutturali, il mormorio spezzato, suono che si ottiene
con gli scudi messi davanti alla bocca, con la voce ripercossa,
piena e grave.”
Sulle mura vi fu come uno scompiglio, un brivido di terrore
percorse i soldati schierati sugli spalti. Avevo partecipato, in
altre stagioni della mia vita, più volte, a scontri con gli eserciti
dei barbari in campo aperto e ogni volta ero stato sorpreso
dai loro gridi di battaglia; questa volta, al pensiero di essere
sulle mura di una città assediata, alla sorpresa si aggiunse un
senso di terrore.”
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Scheda del libro
BARBARI
Dalle Steppe a Florentia alla porta Contra Aquilonem
Roberto Mosi - Masso delle Fate Edizioni, 2022, pagg.90, € 12
info@massodellefate.it ; t. 055 8734952
Sono arrivati i barbari a migliaia e migliaia dai lontani confini dell’Impero romano, comandati dal re Radagaiso!
Hanno invaso l’Italia del nord devastando e depredando e si stanno per muovere verso Roma per infliggere un colpo mortale alla potenza più grande che l’umanità abbia mai conosciuto. Sulla strada per Roma si trova Florentia, centro importante della Tuscia.
Rufo, il protagonista del libro, parla dei momenti di terrore che sta vivendo la città; ha combattuto a fianco di famosi comandanti romani, come il generale Stilicone, e ha presto parte a prestigiose ambascerie presso altri popoli. Nell’anno 405 d.C., quando i barbari irrompono in Italia, si è già ritirato dall’esercito, partecipa alla vita politica di Florentia e dedica gran parte del suo tempo alla cura dei suoi possedimenti sulle colline di Fiesole.
Al centro del racconto di Rufo l’arrivo di Radagaiso davanti a Florentia, la resistenza eroica dei cittadini nelle lunghe, infinite settimane dell’assedio in attesa dell’arrivo dell’esercito romano comandato da Stilicone e la sanguinosa battaglia nella valle del Mugnone, presso la città di Fiesole, nella quale il re Radagaiso è sconfitto e fatto prigioniero. E’ l’ultima vittoria di Roma contro i barbari, prima del crollo finale dell’impero!
Nelle parole di Rufo si coglie la nostalgia per il mondo del passato legato alla gloria di Roma e nel contempo sono messi in evidenza argomenti che sentiamo ancora attuali, di rilievo per la nostra epoca: lo scontro fra religioni, il crollo di grandi potenze, la migrazione di interi popoli. Un aspetto questo che rende particolarmente interessante il romanzo.
Libreria Feltrinelli, via de’ Cerretani 4 Firenze
Libreria Salvemini, piazza Salvemini 18 (Arco di San Pierino), Fi
Il re Radagaiso
Il generale romano Stilicone