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L’urlo delle sirene
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Ri-nasce da antiche sorgenti
l’angoscia per l’urlo
delle sirene: ora le immagini
le voci dalla città di Kiev
assediata: un pugno nello
stomaco, per ogni allarme
sei moduli, suono
silenzio suono silenzio.
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Ri-conosco l’improvviso
ululare, il rumore degli aerei
lo scoppio delle bombe a Porta
a Prato, a Campo di Marte.
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Ri-prendo ancora il panierino
le mani strette alla nonna
corro al rifugio fra le macerie
bianche delle case abbattute.
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Ri-penso ancora ai discorsi
gli aerei venivano dal mare
erano passati alti sopra
Populonia, giovani sugli spalti,
ciechi, l’orecchio teso,
avevano dato l’allarme
alla città terrorizzata.
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Ri-conquistiamo il silenzio
lo spazio per parole di pace
per sfoderare le armi
della pace, dell’amicizia
per tenere aperti i ponti
della cultura, la voce
sommessa della poesia
l’armonia della musica:
fuori misura solo le grida
negli stadi ai concerti
variopinti di giovani.
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R. M.