È stata una settimana speciale, frenetica, dedicata alla Festa per Dante, il DANTEDI’, il 25 marzo. Al centro di questo nostro impegno, la “Casa di Dante” sede della Società delle Belle Arti Circolo degli Artisti di Firenze.
Il video della Festa del DanteDì
La Presidenza della Società ha organizzato al mattino l’iniziativa “Buongiorno Dante”, annunciata anche dal Calendario Ufficiale delle Celebrazioni per i 700 anni: è andata in scena, con il collegamento in streaming, proprio dalla piazza antistante la sede dell’Istituto fiorentino, all’angolo fra via Dante Alighieri e Santa Margherita.
È il caso di dire, il luogo dell’anima del sommo poeta, circondato da quelle che una volta furono le case degli Alighieri, dalla casa Torre della famiglia dei Giuochi, dalla Torre della Castagna, dove si riunivano i Priori delle Arti; poco oltre la Badia Fiorentina con il meraviglioso campanile a forma ottagonale, dal quale le campane suonano le ore del giorno (ond’ella toglie ancora e terza e nona, Par. XV, 97-99). Ed ancora, la chiesa e la casa di Beatrice, la parrocchia degli Alighieri, le case contermini della famiglia dei Donati – a capo, con Corso Donati, del partito dei Guelfi Neri – e della famiglia dei Cerchi, a capo, con Vieri, del partito dei Guelfi Bianchi.
Per l’appuntamento “Buongiorno Dante”, sono state portate al centro della piazza, tre fantastiche figure – sagome ad altezza d’uomo – di Dante Alighieri, nella veste rossa, pensoso, con sotto il braccio la sua voluminosa Opera, Beatrice, sfolgorante nella veste di color fiamma viva, Corso Donati, detto Il Barone – che qui vicino aveva le sue torri – con i colori vivi di gran guerriero e il volto atteggiato ad un’espressione di feroce superbia. Gli autori di queste opere: gli artisti della Società delle Belle Arti, Andrea Simoncini (il pittore di Beatrice) e Enrico Guerrini (Dante e Corso Donati).
È stato per me di grande emozione illustrare il libro recentemente pubblicato (R. Mosi, Ogni sera Dante ritorna a casa. Sette passeggiate con il poeta, Il Foglio 2021) e recitare a gran voce alcune terzine della Commedia legate alla memoria dei luoghi terminando con la prima parte del canto XXV del Paradiso:
Se mai continga che ‘l poema sacro
al quale ha posto mano e cielo e terra,
sì che m’ha fatto per molti anni macro,
vinca la crudeltà che fuor mi serra
del bello ovile ov’io dormi’ agnello,
nimico ai lupi che li danno guerra;
con altra voce omai, con altro vello
ritornerò poeta, e in sul fonte
del mio battesmo prenderò ‘l cappello;
Par. XXV, 1-9
Il presidente della Società della Belle Arti, Franco Margari, ha ricordato il percorso effettuato dell’Istituto con la realizzazione del Video “Dante ogni sera ritorna a casa. Circolo degli Artisti: passeggiata nella storia guidata da Roberto Mosi” (indirizzo: https://www.youtube.com/watch?v=JsVwCG7SsaU ) e l’organizzazione insieme all’associazione “Pianeta Poesia” dell’incontro online del 20 marzo “Dalla Casa di Dante al mondo intero” volto a cogliere il valore universale della Commedia. L’iniziativa è ampiamente documentata con due video: indirizzo: A: https://www.facebook.com/giuseppe.cavallo.792/videos/10208243483841480 -B: https://www.facebook.com/circoloartisticasadante/videos/5240970512642758
Nel corso dell’iniziativa “Buongiorno Dante”, in una Firenze in gran parte deserta per la pandemia, piccoli gruppi di persone hanno assistito all’iniziativa, trasmessa, come si è detto, online, condotti da giovani guide con le vesti dei personaggi della Commedia, come Beatrice e Gemma Donati.
È stata anche l’occasione da parte dei protagonisti dell’incontro, per formulare l’auspicio di tempi migliori, con l’arrivo di tanti amici, delle più diverse età, da tutte le parti del mondo e l’approvazione di nuovi progetti per il quartiere di Dante. Si pensa che l’attenzione debba essere rivolta anche a sollecitare l’arrivo di un pubblico di giovani e giovanissimi con proposte più coinvolgenti in termini educativi e di comunicazione, con l’apertura di spazi per giovani artisti (atelier e laboratori) da parte di soggetti pubblici e privati, con una “reinterpretazione urbana” dell’intera area, che porti a riaprire percorsi antichi, seguendo orientamenti che Giovanni Michelucci, ad esempio, ha promosso nell’area delle Murate, con nuove aperture ai bisogni culturali, sociali, della ricerca artistica. Il nostro pensiero va, fra l’altro, al cosiddetto vicolo dello Scandalo, costruito in antico per dividere le case, confinanti, della fazione dei Donati da quella dei Cerchi: alla possibilità di riaprirlo, oggi, con la funzione di collegare via del Corso – la via dove nacque Beatrice - con via Dante Alighieri, la via del sommo poeta, assegnando un nuovo nome, come vicolo dell’Amicizia o dell’Amore: sì , Amore, pensando che è proprio l’amore il sentimento profondo che muove l’autore della Divina Commedia.