A Firenze, area via Pisana - via Domenico Veneziano, si è formato il Gruppo pandemenico “Alle Diciotto”, l’ora in cui l’intero isolato si ritrova alle finestre, sulle terrazze, con il suono della Tromba del’ “Adunata” azionato da Angiolo e con la voce di Bocelli “Vincerò, vincerò”. Segue la lettura delle poesie - di solito Patrizia presta la sua arte eccellente - accompagnate dalla chitarra e dall’armonica di Angiolo e una canzone. Il gruppo definisce il programma di ogni serata. L’incontro termina con un grande applauso per tutti coloro che, oltre i giardini dell’isolato di via Pisana, ci stanno difendendo dai colpi e dalla minaccia del GranDe Nemico. Nota particolare: è presente nel Gruppo una cittadina di originaria della Russia che spesso propone poesie del suo Paese.
Ieri sera, giovedì 16 aprile, Patrizia ha letto la poesia, sopra riportata, “Straniero fra gli uomini” . Angiolo ci ha inviato il video.
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Straniero fra gli uomini
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I giorni passano lenti sulla terrazza
aperta su uno spicchio di periferia,
gocce d’acqua sulle stalattiti della grotta.
Lo sguardo curioso insegue voli
nell’aria tiepida di primavera.
Ora lontani sullo sfondo delle case
raccolte sotto la Torre D’Arnolfo
o delle dolci colline di Fiesole
ora vicini alla balaustra di ferro
piena di fiori, gerani e garofani.
Ora conosco il nome di ogni specie
la veste delle loro piume, maschi
e femmine, il modo di far la corte
ora distinguo i loro versi di saluto
e di richiamo, il mattino e la sera.
Ora so come si alzano in volo
l’ondeggiare della traiettoria
nel vento, il fermarsi improvviso
ora non mi sorprende lo scontro
per primeggiare sul rosso dei tetti.
Ormai sono uno di loro sopra
la terrazza invasa dallo stridio
dei voli nel silenzio della città
ormai straniero tra gli uomini
ammutoliti dall’epidemia.
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Roberto Mosi
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