LINK Poesi3002 - Ricordo di Mario Luzi
Firenze ricorda Mario Luzi a 15 anni dalla scomparsa
Nell’ampia sala della Biblioteca a lui dedicata, si è svolto, dunque, a quindici anni dalla sua scomparsa, un incontro molto partecipato, pieno di commozione e di affetto per questo grande poeta.
Firenze ha ricordato il 28 febbraio l’anniversario della scomparsa di Mario Luzi, nato nel 1914 nel rione di Castello e morto nel 2005 nella sua casa nel quartiere di Bellariva. Ci ha donato in settanta anni di lavoro un’ampia produzione poetica, drammaturgica, critica. È stato candidato al Premio Nobel per la Letteratura; nel 2004 è stato nominato senatore a vita.
Nella casa di via Bellariva 20, dove ha vissuto – nell’attico, dell’ultimo piano, aperto sul paesaggio della città - gli ultimi trenta anni della sua vita con una significativa cerimonia, è stata posta una lapide, a cura del condominio. È stata ricordata la sua figura a nome del Quartiere 2, da Enrico Ricci presidente della Commissione Cultura e dalla poetessa Caterina Trombetti, che ha richiamato commoventi ricordi personali. Ha letto una poesia dedicata a lui e alla abitazione dell’ultimo periodo di vita, “fucina” di incontri e di una meravigliosa produzione poetica.
Nella Biblioteca del quartiere, a lui dedicata, si è tenuto nel pomeriggio del 28 febbraio, un incontro molto partecipato, da titolo “Camminare il paesaggio della poesia. Incontro con i luoghi del poeta”. L’iniziativa è nata da un progetto di Roberto Mosi basato sui paesaggi cari al poeta, con un programma di escursioni alla scoperta e ri-scoperta delle poesie dedicate da Luzi alla sua terra. Hanno portato il loro contributo alla serata Caterina Trombetti, Simonetta Lazzerini di Florio, Arrighetta Casini e Roberto Mosi. Angiolo Pergolini ha accompagnato con la chitarra la lettura delle poesie e il pittore Enrico Guerrini, ha fissato alcune immagini del programma di sei escursioni di cui si compone il progetto.
Roberto Mosi ha ricordato come la memoria del poeta – definito “un maestro del paesaggio” da V. Gonzalez Martin - sia viva nel quartiere e nella città e a questo proposito ha richiamato momenti personali di incontro con Mario Luzi, illustrati in un articolo su “Testimonianze” del 2005 – dal titolo “Mario Luzi, la tensione verso la semplicità”.
Il testo del progetto, corredato delle poesie e delle immagini fotografiche, è riportato nel sito della rivista “Semicerchio” all’indirizzo:http://www3.unisi.it/semicerchio/upload/Trekking%20Luzi.pdf .
Le tappe del percorso proposto – e delle poesie presentate, di cui è stata data lettura - dal progetto sono dunque:
· A Castello, il paese delle origini e del ritorno – [Simonetta Lazzerini di Florio]:
Da Il silenzio, la voce (I)1984, “Il posto dove sono nato
Mia Madre, 1965;
“Passa sotto la nostra casa”, 1965.
· L’incontro con il fiume – [Roberto Mosi]:
“Prega, dice, per la città sommersa”, 1971;
Fiume da fiume, 2005.
· La Cupola del Brunelleschi – [Simonetta Lazzerini di Florio]:
Fiore della fede, 1986.
· Le origini senesi e “Il viaggio terrestre e celeste di Simone Martini -
[Arrighetta Casini]:
“Si approssima Firenze”, 1994.
· Il sentiero per gli argini del Bisenzio – [Roberto Mosi]:
“Presso il Bisenzio”, 1965.
· Monte Senario e la vista dei monti lontani – [Arrighetta Casini]:
“Vanno ai monti i monti”, 1999;
“La strada tortuosa che da Siena conduce all’Orcia”, 1971;
· Da Il Silenzio, la voce (II) – [Simonetta Lazzerini di Florio]:
“Il cosmo umano ha anch’esso la sua lingua silenziosa”.
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Caterina Trombetti, nel suo intervento, ha dato lettura di una delle ultime poesie del poeta, “Il termine, la vetta”.
Nell’ampia sala della Biblioteca a lui dedicata, si è svolto, dunque, a quindici anni dalla sua scomparsa, un incontro molto partecipato, pieno di commozione e di affetto per questo grande poeta.