QUADRATINI
Quarte storie con variazione e stupore
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1) Ricordi
Ricordo l’estate del novantanove; non c’era che levarsi la camicia e splendere nudi in corpi di virgulto; nessun sussulto né pentimento; la pelle liscia, pare latte, odora e freme di desideri accesi, sodi come seni di fanciulla; desideri feroci e conturbanti tanti ne avevi e tanti li perdevi in una pozza di umori senza pena; col sole nei capelli e le labbra da baci offrivi il fiore di un pudore antico, appena sfiorato; ci strappiamo la vita dalle mani, dalle ossa, dalla pelle e dai volti finchè una cenere grigia dall’esterno ci ricopre.
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