Una sirena in terra di Toscana

Festa alla Villa di Camerata

1la-villa-di-camerata Festa grande domenica 4 novembre per l’amica giunta tanto tempo fa da Napoli, il mare della sirena Partenope, a Firenze, in terra Etrusca, la terra della dea Turan, dea dell’amore e della rinascita.

La cornice della festa è stata la villa di Camerata del XVI secolo, dove oggi è ospitato l’Ostello della Gioventù, circondata da un parco di alberi d’alto fusto. La zona è quella elegante del Salviatino che, oltre il quartiere di Campo di Marte, occupa le prime colline sotto il paese di Fiesole.

giardino

L’incontro è stata l’occasione anche per la scoperta di alcune ricchezze della villa, di solito non molto conosciute, come il giardino, il salone delle feste con preziosi affreschi e stucchi, lo spazio per l’orchestra, vetrate e arredi di un luminoso passato. sala-del-ballo

Fra i doni degli amici per l’amica Marina, alcune brevi, semplici poesie. Fra queste una poesia legata al mito della sirena Partenope che seguì la nave di Ulisse fino al mare di Napoli. La figlia di Partenope proseguì – almeno nell’immaginazione degli amici di Marina - fino alla Toscana e raggiunse dalla foce dell’Arno, le bellezze di Firenze. salone

Un gioco della fantasia un po’ azzardato? Può darsi ma sono stati sinceri e pieni di affetto gli auguri degli amici fiorentini per l’amica Marina, a rimanere ancora fra loro per un lunghissimo periodo di tempo, nell’antica terra della dea Turan.

soffitto-segni-zodiacali

A Marina

ὅς τις ἀϊδρείῃ πελάσῃ καὶ φθόγγον ἀκούσῃ
Σειρήνων, τῷ δ’ οὔ τι γυνὴ καὶ νήπια τέκνα
οἴκαδε νοστήσαντι παρίσταται οὐδὲ γάνυνται,
ἀλλά τε Σειρῆνες λιγυρῇ θέλγουσιν ἀοιδῇ, …

A colui che ignaro s’accosta e ascolta la voce
delle Sirene, mai più la moglie e i figli bambini
gli sono vicini, felici che a casa è tornato,
ma le Sirene lo incantano con limpido canto …

OmeroOdissea XII, 39-46

.

Invano le Sirene tentarono

Ulisse con limpido canto.

.

Partenope inseguì la nave

di Ulisse dall’isola

delle canore sirene

al golfo di Napoli.

Rese sonora di canti

e di luci la città.

.

Sua figlia Marina,

le lunghe trecce nere

lo sguardo pieno d’amore,

riprese il viaggio

della madre fino all’Etruria.

.

Passò la fiamma

della bellezza aspra

di fuoco, alla dea Turan

la dea della rinascita

e dell’amore.

.

Risalì l’Arno

dalla foce di Marina,

per giungere alle nostre rive

su un vascello di madreperla

spinta da un vento benevolo.

. 21-turan2

Su queste rive è rimasta.

Nelle acque del fiume

i riflessi di settanta stagioni:

Partenope, Turan, la nostra Marina

l’amica di sempre.

————

55-sirena

“Sirene” da “Mito”, e-Book  www.larecherche.it , pag. 35

.

Sirene

Golfo di Baratti

.

Liquido silenzio

bolle d’aria in alto

schiuma bianca

brividi sul corpo

la maschera appannata.

.

Scendo a fondo

ricerca delle origini

un suono all’orecchio

dolore forte.

L’ombra mi segue.

.

Acqua fangosa

invasa da figure

in fuga dal mito,

dalle mie poesie

di mitiche figure.

.

Scendo nella luce

riflessi del mosaico

delle Logge romane

pesciversi suoni,

melodie da Populonia.

.

Guizzano sirene

calamari granchi

sul marmo scolpito

due serpi in amore,

gorgoglia la risorgiva.

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L’onda travolge

la nave, naufragio

al centro del mosaico

poseidonie lussuriose

resti dei relitti.

.

Ribolle la risorgiva.

Porta ricordi

la furia dei venti

mari in tempesta

la bocca d’acqua salata.

.

“Non riemerge

è affogato!”

Sulla spiaggia di fuoco

il polmone d’acciaio

la folla della domenica.

.

Si sciolgono ricordi

fardelli investiti

dal respiro della morte.

“E’ trascinato sul fondo

si aggrappa allo scoglio”.

.

Le onde giocano

con le mie forze

foschia, fiaccole dal mare,

versi in memoria,

storie della risorgiva.

.

Getto i pesi di piombo

salgo verso l’alto

in traccia del futuro,

la luce verde sconfina

nell’azzurro del cielo.

.

L’ombra della sirena

mi segue capelli verdi

pescedonna sfuggente

movimento mutevole

pieno rotondo fluido.

.

Vertigine dell’ascesa

danzare incessante

conquista e abbandono

muore il passato

nasce il domani.

.

L’acqua essere fluido

si trasforma,

ciclo d’eterno

il freddo si riscalda

il caldo si raffredda.

.

Non rimarrò lontano

dalla verde sirena

getterò versi ornati

di rose per la tua voce

d’aria, oh risorgiva.

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