- Disegno di Enrico Guerrini
Una è la storia che vorrei raccontare. Rifletto, mi decido. Due pagine, penso, possono bastare. Scrivo. Ma arrivata al terzo rigo mi accorgo di aver fatto quattro scarabocchi.
Soprassiedo e alle cinque mi siedo per un the: frutti di bosco e un bel biscotto. Alle sei incomincio a prepararmi. Vicina è l’ora dell’appuntamento.
Si prospetta una serata un po’ speciale: andrò con sette amiche in pizzeria per una botta di vita! Allora via e alle otto siamo tutte sul portone.
Però che delusione c’è qualche defezione! “Improvviso, imprevisto il mal di schiena; il ghiaccio minaccioso sulla strada; quell’impegno a cui partecipare; ma non si può lasciare il pupo solo a casa!”
Scusiamo tutti e poi con allegria rilassate, ci sediamo in pizzeria.
Amiche inseparabili da tempo. Donne colte, acculturate, scrittrici, letterate. Scivolano gli argomenti: “Roba vecchia i ricordi? Ne facciamo un fascio? Dove poi li gettiamo”?
“Io lascio poco ai tarli: c’è chi dice. C’è chi conserva tutto. La vita è proprio bella per questo, si risponde”.
Alle nove il vino ci rallegra il cuore. Abbiamo occhi e bocche in movimento. Verso le dieci ci rimane il dolce che completa il dolce conversare.
Foto di gruppo all’undici con videocamera ch’è una meraviglia.
Sull’uscio, infine, ci sgusciano i saluti tra raffiche di fredda tramontana. Promesse, stretti abbracci ricambiati. Anche se infagottate ci baciamo.Siamo più tonde delle tonde mele.
A mezzanotte, vere Cenerentole, ci avviamo per la via di casa.
Dove sono le scarpette di cristallo? Si calzano stivali e stivaletti, dal trentasette fino quarantatrè.
E il Principe Azzurro? Per questa volta l’abbiam lasciato a casa.
Sarà in pantofole a vedere la TV, o sul divano a leggere. Suppongo che qualcuno sia già a letto e creda “Le mille miglia” di sognare. E che nessuno mai si senta vecchio.
Lasciamo stare il ballo per stasera? Sì può bastare.
La botta di vita è terminata. Andiamo in pace e buona notte al secchio.
Anna Maria Volpini
Dedicato a tutte le mie carissime amiche 17 11 17