Serata magica di presentazione di due libri “che volano” , è stato detto, condotta da Fabrizio De Santis, nella cornice unica della terrazza coperta – Altana – della Biblioteca fiorentina delle Oblate, che si alza a poca distanza dalla Cupola del Duomo.
L’incontro è iniziato al tramonto ed è proseguito nelle luci che si attenuavano sula città, mentre uno spicchio di luna si andava a posare sopra la Cupola.
Francesca Pacchierini, dopo una breve introduzione del conduttore, ha illustrato il tema del romanzo “Cronos, oltre il muro”, che illustra, con toni fiabeschi e sognanti, “ un percorso comune a tutti gli uomini, di conoscenza di sé e di formazione dell’identità”.
Roberto Mosi, stimolato dalle domande di Fabrizio De Santis, si è soffermato sul tema della follia intorno al quale ruota il romanzo “Esercizi di volo”, Europa Edizioni, e sulla visione terapeutica della scrittura, dimensione che è propria, come è nto, anche del libro di Italo Svevo, “La coscienza di Zeno”, dove il protagonista, Zeno Cosini, è invitato dallo psicanalista che lo cura, a scrivere il diario delle sue giornate.
Il video che è stato proiettato, “un piccolo capolavoro” del critico Virginia Bazzechi, molto applaudito dal pubblico, introduce con efficacia ai due livelli di azione del romanzo, quello della scrittura terapeutica, stimolata dall’analista, e quello dell’impegno dei personaggi del libro per dar vita alla Festa della Follia presso il Castello di Salorno, nella val d’Adige.
Nel corso della presentazione il conduttore e Mosi Roberto hanno convenuto che sono molteplici gli sguardi che nel corso del romanzo sono gettati sul tema centrale della follia, dalla visione e dai caratteri che presentano i vari personaggi “folli” della storia della letteratura, ai movimenti di liberazione dalla reclusione dei cosiddetti pazzi, al disvelamento – con passaggi “graffianti” del racconto – delle vere follie della nostra epoca, le guerre, ai meccanismi di imbonimento del cittadino -consumatore, soprattutto con gli strumenti della moderna comunicazione.
Si è convenuto che un aspetto di notevole interesse del libro, rimane la presentazione della follia come “furore creativo”, sostegno centrale alla realizzazione di tanti capolavori nel mondo dell’arte. Mosi ha sottolineato, riguardo all’incontro nell’Altana della Biblioteca, che l’esempio più immediato, più rappresentativo, a portata di mano, era rappresentato dalla “vicinissima” Cupola di messer Filippo Brunelleschi e dalla “pazzia” del suo progetto di costruzione dell’immensa mole.
Si può dire che nel corso della magica serata, la Cupola è stato il soggetto sempre presente nel corso dell’incontro, il più vezzeggiato e fotografato.