Garden, Bivigliano - Cammeo’s Day - 14 june 2017
[Benedetto Varchi a Marcel Proust]
Una raccolta di quadri, disegni.
Un gesto, un sapore, una luce
e vivono ancora le storie,
lingua di suoni e immagini.
.
Mi nutro di ricordi, visioni
Firenze cupa, triste e gaia
spazio vitale, balli e canti
aura di profumi campagnolo.
Sono venuto al mondo
il diciannove marzo,
la festa di San Giuseppe, una data
che mi si è attaccata addosso
.
Marzo, un mese opaco
nella Piana fiorentina.
Nelle strade canali di nebbia
abitati da folle di fanciulli.
I carri camminano
a tastoni, suonando i corni.
Nebbia plumbea tra cielo
e terra, immobile il tempo.
.
Si dimentica di cercare
il cielo, i porci sguinzagliati
fiutano il tartufo nelle terre
grasse a filo dei torrenti.
.
[Marcel Proust a Benedetto Varchi]
Una rosa d’oro per te
per il tuo amore per l’amore,
ricordo della musica
del maestro Lulli.
.
Il sipario rosso cupo frangiato
di oro si alza lentamente
sopra il palco presso l’orchestra
sopra lo stupore di Benedetto.
[Benedetto Varchi]
All’alba mi sono svegliato,
gli invitati ancora ballavano
nella sala di Mirta’s and Lando’s House
ogni coppia una rosa d’oro.
Le candele illuminano la sala
gli specchi, gli Dei nel soffitto
il sorriso del Marzocco,
il ballo di Mirta e Lando.
La sala guardaroba, il primo
teatro, il lenzuolo per sipario
travestimenti: dame in pelliccia
di volpe, cappelli piumati.
I pranzi, un rito per la famiglia
i domestici in guanti bianchi,
le lotte dei ragazzi sotto la tavola,
mio padre, il sorriso del Marzocco.
.
I domestici aprono tovaglie
sull’erba al “solito posto”
nel viaggio per Bivigliano,
le provviste nelle ceste di paglia.
Un’infanzia felice dalla parte
degli Strozzi, dolci frutti
sull’albero della vita, suoni
immagini. Il tempo ritrovato.
.
(Marcel Proust a Benedetto Varchi)
(Renato Simoni’s way)
Maledetto, maledetto, maledetto
te, che hai come nome Benedetto,
ma guarda cosa a fare son costretto
per essere ammesso ad un banchetto …
E che vuol dire mai fare un cammeo?
Mi c’arrovello su come un babbeo,
mi infilo a cercarlo in un cabreo
appeso alla parete di un museo ….
Se non siete d’accordo mi permetto
d’affrontar la figura del reietto.
Mi spiace e mi batto forte il petto,
di migliorare un poco lo prometto,
mai riuscirò ad essere perfetto.
E’ questo il mio cammeo per Benedetto,
Benedetto quello lì?