“Sueño”, “Zeus”, “Heroes”, “Una pluma”, “El oro del rio”

Poesie tradotte nella lingua spagnola da Annamaria Volpini. Dall’Antologia di R. Mosi “Poesie 2009-2016″, Ladolfi Editore.

Sueño

Quizás se parece

a un dios el hombre

que de pie duerme

en la puerta de la estación

alejado del muro

arrodillado

la cabeza adelante.

La multitud de la mañana

alrededor.

Zeus

Desde los cuentos del padre Zeus

he nacido,

difusa luz sobre historias

en busca de la felicidad

de la pobreza rescate

conquista de la libertad.

Heroes

Baja del carro el sol

y tira la armadura,

los ultimos rayos

el barco enmarcan

al horizonte.

Alto en el cielo

Vespero

precede las estrellas

por todas partes,

en las orillas de la isla

aún viven los heroes

de Homero.

Una pluma

Una pluma vuela

en el cuarto

como un suspiro ligera

la cojo entre los brazos

el tenue latido del corazón

su piel sabe de asombro

a lo largo de los ojos

los puños cerrados

los brazos en el aire bracean

juegan con mis emociones

estamos en sintonía

desde lejanas estaciones de la vida.

El oro del río

Corro

hacia las colinas en la orilla

del río, los hombros a la ciudad,

al lado de una inquieta multitud,

jóvenes, perros atados

garzas en las rocas, el coipo pensoso

azulenes  suspensos al borde de la pesquera.

Corro

hacia la ciudad.

Los últimos rayos del sol

de rojo coronan la Cúpola.

En el centro círculos de olas:

dentro de estas aguas

viven las hijas del río,

guardianas de nuestros tesoros.

* * *

Poesie dal libro: Roberto Mosi, “Poesie 2009-2016”, Giuliano Ladolfi Editore, 2016

Sonno

È forse simile

a un dio l’uomo

che dorme in piedi

alla porta della stazione

discosto dal muro

i ginocchi piegati

la testa in avanti.

Intorno la folla

del mattino.

Zeus

Sono nato dai racconti

del padre Zeus,

luce soffusa su storie

ricerca della felicità

riscatto dalla miseria

conquista della libertà.

Eroi

Il sole scende

dal carro e getta

l’armatura,

gli ultimi raggi

incorniciano la nave

all’orizzonte.

Vespero alto

nel cielo

precede le stelle

per ogni dove,

sulle rive dell’isola

abitano ancora

gli eroi di Omero.

Una piuma

una piuma vola

nella stanza

leggera come un sospiro

la prendo

fra le braccia

il battito tenue del cuore

la sua pelle

sa di stupore

lungo il taglio degli occhi

i pugni stretti

le braccia annaspano nell’aria

giocano con le mie emozioni

siamo in sintonia

da lontane stagioni della vita

L’oro del fiume

Corro

incontro alle colline sulla riva

del fiume, le spalle alla città,

a fianco una folla inquieta

giovani, cani al guinzaglio

aironi sui massi, la nutria pensosa

germani sospesi sul filo della pescaia.

Corro

incontro alla città.

Gli ultimi raggi del sole

coronano la Cupola di rosso.

Al centro cerchi di onde:

in queste acque abitano le figlie

del fiume, custodi dei nostri tesori.

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