Vaiano (Prato), 16 novembre 2016
Nota di lettura di Giuseppe Baldassarre
“Ho avuto modo di scorrere l’Antologia “Poesie 2009 – 2016”, Giuliano Ladolfi Editore, senza soffermarmi in profondità, ma un’idea, anzi un’emozione, mi si è formata.
Detta sinteticamente:
lo sguardo della poesia;
per cui i luoghi e i non-luoghi.
Uno sguardo adulto e ingenuo insieme.
Che ha bisogno di incontrare l’uomo.
E ricerca e trova (a frammenti) un eden primigenio, dove i sentimenti sono di riconoscimento dell’altro, senza sovrastrutture.
I luoghi, carichi di senso, di allusioni, di vita vera; la storia, la cultura.
Poi gli affetti (familiari, personali, ma anche dell’essere uomo) e il mito (elemento che accomuna tutti oltre ogni tempo e sovrastruttura).
La parola come immagine, come tratto che delinea, accosta, dà rilievo.
E una abilità tecnica nell’uso della parola, notevole, giocata, senza essere mai soltanto ludica.
Di grande spessore poetico restano le pagine dedicate a Firenze e alla Toscana, ma anche tutta la terza parte, più letteraria.
Il mio non vuol essere un discorso critico unitario; sono, come vedi, sensazioni scaturite da un testo valido, pieno di pathos, formatosi giorno dopo giorno, ma coerente.
Complimenti”