Si è svolto martedì 14 giugno al Circolo degli Artisti “Casa di Dante” un’interessante e partecipata conversazione sul tema “Miti ieri e oggi”. Il vice presidente del Circolo, Andrea Simoncini, ha introdotto l’iniziativa sottolineando che l’argomento è di notevole rilievo per l’associazione per dar vita ad “un’officina d’idee per future (mitiche) mostre collettive” nella Galleria. La presidente, Graziella Marchini, ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa e ha richiamato alcune esperienze svolte da lei svolte,da antropologa culturale, in alcune zone dell’Africa.
Hanno partecipato alla conversazione, con diversi tipi di contributo, lo stesso Andrea Simoncini, pittore, per illustrare passaggi cruciali del tema “ Il mito oggi nell’arte contemporanea”. Paolo Tranchina, psicologo analista specializzato all’Istituto C. G. Jung di Zurigo, ha parlato dei “Miti – Psicologia del profondo”. La critica d’arte Silvia Ranzi partendo dal tema “Percorsi visivi” ha commentato una serie di “icone”, dall’antichità ad una delle opere famose dell’artista Piero Manzoni, caposaldi dell’immaginario del mito nel campo dell’arte.
Roberto Mosi si è soffermato sulla preminenza della poesia, partendo dal mondo classico greco e all’idea del “mito” fatto di parole, come racconto che viene trasmesso dai poeti. “Essi non inventano le loro storie , le recuperano dalla memoria collettiva trasmessa attraverso le generazioni”. Mosi ha ricordato la ricerca illustrata nel suo libro di “Luoghi del mito” (Lieto Colle) e ha presentato alcune poesie illustrate dai magici disegni del pittore Enrico Guerrini. Ha tenuto a sottolineare: ”il libro “Luoghi del mito” costituisce una sorta di difesa del mito come tòpos che, dopo millenni, rischia di naufragare nel flusso onnivoro della superficialità culturale ormai dominante. Ci si propone, con il libro, come l’obiettivo di prolungarne l’efficacia al di là della cristallizzazione che su esso incombe, sfaccettandone la suggestione creativa con l’accogliere altri modi ed atteggiamenti del sentire popolare”.
A questo riguardo appare esemplare la poesia dedicata ad “Ares”, il dio della guerra:
Ares
Ares dall’alto della rocca
sopra la pianura di Troia
lancia furibondo il grido
di guerra, pari all’urlo
di diecimila guerrieri,
si lancia nella mischia
mugghia come l’uragano.
Ares ogni giorno grida
dalla rocca, la forza
dell’urlo raggiunge
i confini del tempo
Una serata “mitica” dunque alla “Casa di Dante” che sarà ripresa nei prossimi mesi con altri incontri di approfondimento e con una mostra d’arte. L’incontro si è concluso con la lettura della poesia “Petra”:
…. La violenza del giorno
è lontana, Petra è tornata
all’antico mistero.
I sacerdoti escono dal tempio
di Quasr al-Bint, la processione
sale al Santuario, sull’altare
fra i monti si compie il sacrificio
al Dio dei Nabatei: il sangue
nutre ancora la vita del mito.