Sul n. 315 della Rivista nazionale è presentato il libro di poesia di Roberto Mosi “La vita fa rumore”, Teseo Editore.
“E’ fatta di ricordi e tragedie, di improvvise esplosioni d’amore e di lotte, lavoro, casa, figli. La vita è tutto ciò che accumuliamo in anni e anni di esperienze, di volti e di storie, un insieme disorganiche e potente di materia pulsante, alla quale non è possibile rimanere indifferenti. Perchè “LA VITA FA RUMORE” come Roberto Mosi intitola il suo libro (Teseo Editore, via Firenze71, 03100 Frosinone). Un rumore che a volte si coagula in grida e canti di protesta, durante una manifestazione, altre volte in urla di terrore per l’esplosione di un treno sui binari, altre colte in assenza totale di suono, come quando i quadri della casa del popolo evocano ombre di fabbriche,
partenze per la guerra, cantieri vecchie utopie”.
“Libreria Caffè”
“Oggi si spalanca la porta:
si va in corteo, si parla
dell’essere alla città dell’avere.
Rabbia, lavoro che muore
sepolto il progetto di anni
oltre il senso comune.
Sul sagrato del Carmine
s’inchiodano cartelli
nell’afa di luglio: … “
“Le trecciaiole”
“Marcia il Quarto Stato, Tosca
in prima fila, il bambino in braccio.
Facce sul fondo, formano un popolo.
Escono dai quadri dietro le torce
dei vigilanti, nei supermercati,
tra le ombre delle fabbriche.
“Lo sciopero delle trecciaiole.
Mi distesi sulle rotaie.” Tosca ricorda:
“La cavalleria attaccò nella piazza. …”.
“Lavoro!”
“Il salotto buono di Firenze
appare in bianco e nero,
i colori delle storie di Vasco.
Le tute blu arrivano da Rifredi
la polizia è schierata, sbuca
dai portici la camionetta,
picchiano forte i manganelli,
si grida in coro pane e lavoro.
Le Giubbe Rosse sono sbarrate,
i poeti scomparsi.
La musica è delle sirene,
i versi le urla degli operai”