La Mostra “Firenze, foto grafie” al Circolo Artisti “Casa di Dante”

La città che prende vita nella Mostra è una città in carne ed ossa ri-trovata nella vita quotidiana, sfogliata petalo per petalo con la macchina fotografica, assumendo per riferimento lo sguardo sorpreso, curioso del flâneur

p1050668 Si è inaugurata il 20 febbraio al Circolo degli Artisti “Casa di Dante” a Firenze la Mostra di fotografia di Roberto Mosi “Firenze, foto grafie. Dal mito ai nonluoghi”, che rimarrà aperta fino al 3 marzo (orario 10-12 e 16-19). L’autore presenta il risultato di un lavoro di alcuni anni dedicato a riprendere i vari volti della sua città, che più suscitano emozioni e stimolano la memoria, secondo un criterio circolare dalle colline alla periferia, al corso dell’Arno, al centro e alle vie della moda, ai vicoli raccolti in una rete di labirinti.

Nonluoghi

Nonluoghi

La città che prende vita nella Mostra non è una Firenze da “copertina” con le visioni tradizionali scelte per incantare i turisti ma una città in carne ed ossa ri-trovata nella vita quotidiana, sfogliata petalo per petalo con la macchina fotografica, assumendo per riferimento lo sguardo sorpreso, curioso del flâneur - parola resa famosa dal poeta francese decadentista Charles Baudelaire - la persona che vaga per le vie cittadine, colpita dai alcuni tratti del paesaggio urbano. L’autore della Mostra “Firenze, foto grafie”,  fotografo-girovago porta con sé, a tracolla, ogni volta che esce per le strade, una Lumix e una Nokia D 70.

Periferie

Periferie

Il suo sguardo è aperto, democratico si potrebbe dire, di persona che vive la sua esperienza non in solitudine ma in mezzo alle persone, attento a fissare negli scatti punti di osservazione condivisi con gli altri; emergono soprattutto le atmosfere che rivelano i tratti di un’umanità partecipata, a volte forme di socialità condivisa che appaiono improvvisi anche nei luoghi propri del passaggio di una folla anonima. Nel paesaggio che è ri-composto con le riprese fotografiche, la macchina si sofferma sovente su tracce di storia, del nostro patrimonio culturale e sociale.

Cantieri

Cantieri

La Mostra nella sua articolazione propone otto passaggi riferiti alle varie fasi della ricerca fotografica di Roberto Mosi. Ogni fase è legata a un progetto, a una riflessione che intreccia, il più delle volte, la ricerca delle immagini con il linguaggio e il racconto poetico; un linguaggio che nella Mostra evapora, si addensa con le parole della poesia appese alle pareti, intorno alle immagini fotografiche. L’impegno di fissare ogni volta in un progetto le azioni della ricerca favorisce la scelta di un metodo compatto e coerente, irrobustito da un tornare e ritornare sui luoghi, un continuo guardare e riguardare il paesaggio antropico che ha orientato quella vasta area della fotografia contemporanea - che conta maestri come Gabriele Basilico - che ha come vocazione l’osservazione del mondo in trasformazione.

Firenze riflessa

Firenze riflessa

Mito

Mito

Moda e oltre

Moda e oltre

La Mostra è stata inaugurata con una larga partecipazione di pubblico, dalla presidente del Circolo Graziella Marchini e dal responsabile della Commissione Artistica Giuseppe Ciccia.

Firenze calpestata

Firenze calpestata

Dietro la facciata

Dietro la facciata

A cura del giornalista Fabrizio Borghini è stato realizzato un video riportato su youtube

Dietro la facciata, bis

Dietro la facciata, bis

all’indirizzo https://youtu.be/LnZv7r30CMw. Il catalogo della Mostra è riportato nella forma di e-Book dalle edizioni

L'altra Florentia

L'altra Florentia

www.laRecherche.it (http://www.larecherche.it/librolibero_ebook.asp?Id=183).

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