Nonluoghi - Disegni di Enrico Guerrini - (LINK)
Intorno alla rotonda
fiumi d’auto
tagliano la strada
facce di pietra, clacson,
al centro macchie d’erba,
d’olio, vernice spray
sulle zampe dei viadotti.
Intorno alla rotonda
fantasmi di cemento,
case d’altri tempi,
il rombo d’aerei
in fase di decollo.
Lontane le vie d’uscita,
la casa di una volta
la pace del cimitero
il chiostro della chiesa
l’argine del fiume culla
d’erba d’antichi amori.
Pensieri in fase di decollo.
Dormo nella notte
di Linate, sala partenze.
Chiuse le porte,
i motori hanno ingoiato
ogni rumore. Mi abbraccia
la panca, lo zaino ai piedi.
La macchina lava
il linoleum, sfiora
banconi deserti.
Balugina uno schermo al plasma.
Sull’orario le partenze del mattino.
In testa la striscia dei sogni.
Sorta dall’orlo delle colline
al di là dei binari,
la luna versa
una luce bianca di latte.
Il treno taglia la notte.
Nella notte i treni vagano
su tracce parallele
aperte da fari di luce.
Veloci sfiorano la casa.
Il rumore si annuncia,
esplode nel buio della stanza,
avvolge il letto.
Ora tutto è lontano,
un punto di luce
alla ricerca dell’alba.
Rimango immobile,
in attesa
pronto a salutare la voce
di un nuovo amico notturno.
Cerco l’anima delle città
raggiunte ai quattro
angoli del mondo.
Scivola l’anima delle città.
Rimangono nella rete
schegge di storia,
riflessi di uno stesso volto,
vesti nuove cucite
per la vanità di Narciso.
Onde di folla
sulle banchine del Metrò
nell’ora di punta,
inceppato il fluire fluido:
a Milano un vecchio signore,
in veste da casa
ha messo fine alla sua vita,
stazione Amendola-Fiera.
Avvertenze dal monitor:
“Si prega evitare suicidio
ore di punta, consultare
www.oreopportune.org”.
Abitano le frange
dei nonluoghi
dormono in fagotti
distesi per terra
mangiano seduti
in gruppi pensosi
pisciano in larghe
gore ricamate
defecano al riparo
dei raggi di biciclette
puzzano di odori
nauseabondi.
Aria pulita domani,
arriva il Presidente!
Brilla l’ultima frangia
dei nonluoghi,
sfrecciano nel cielo
le Frecce Tricolori.