Per la “città” di Ernesto Balducci, “maestro di Pace”

Venti anni dalla scomparsa di Balducci, serata di poesie alla “Sala Affreschi” del Palazzo Capponi.

Roberto Mosi, nell’ambito del recital di poesie organizzato dall’Associazione “Sguardo e Sogno” nella Sala Affreschi di Palazzo Capponi a Firenze, ha evocato con il suo intervento l’attualità del pensiero di Balducci, a partire dalle riflessioni intorno alla città vista come laboratorio di comunità, di difesa dei diritti dell’uomo e delle ragioni della pace.
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Mosi è partito dal motivo del viaggio e della scoperta dei caratteri originali delle città, proponendo alcune poesie dalla sua raccolta “Itinera” (presente sul sito www.laRecherche.it, LibriLiberi). La prima di queste è stata “La Città luna”:

La luna mostra il suo volto/ a Matmata la città nel deserto/ …. / Nella notte di stelle disteso/ sulla stuoia, mi sento felice/ vicino al cuore della terra.
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E’ passato al tema dei nonluoghi e ai caratteri delle città (simili e diversi allo stesso tempo), nell’era della globalizzazione (Nonluoghi, www.laRecherche.it, Libri Liberi):

Cerco l’anima delle città/ …/ Scivola l’anima delle città./ Rimangono nella rete/ schegge di storia,/ riflessi di uno stesso volto,/ vesti nuove/ cucite per la vanità di Narciso.

Il percorso poetico si è fermato su Firenze, per Balducci “la città universale”, luogo naturale per l’incontro dei popoli. Mosi ha presentato alcune poesie dal libro “Florentia” (GazeboLibri), riportate nel sito www.robertomosi.it ; per ultima “L’anello dei viali”:

L’anello dei viali/ ride dell’allegria dei giovani/ giunti dagli angoli del mondo/ per dipingere il sogno della pace.

L’intervento di Mosi, dunque, in una serata di poesia dell’Associazione “Sguardo e Sogno”, guidata da Paola Lucarini, con la partecipazione di sette invitati.
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La serata è stata cadenzata dalla straordinaria bravura di Matteo Spolveri che ha suonato – tromba e filicorno – musiche di F. Mendelssohn (“Romanza senza parole”), E. Garner ( “Misty”), W. A. Mozart (“Ave verum”), H. Arlem ( “Over the rainbow”).

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