Silvia Ranzi, saggista e critico d’arte, così commenta la Mostra:
“Roberto Mosi, poeta affermato nell’ambito della cultura fiorentina contemporanea ama corredare le sue “macrotematiche liriche” di immagini fotografiche che acquistano il valore aggiunto di autonome equivalenze figurative nella resa interpretativa del sostrato cognitivo ed emozionale alla base dell’intento ispirativo.
La Mostra “Nonluoghi” ci offre una significativa campionatura di foto in digitale da lui scattate, a supporto della silloge omonima, in cui sono esplorati i “transiti” della vita moderna secondo silenti inquadrature di paesaggi urbani nelle contraddizioni sociali di ricerca o assenza di identità.
L’alternanza descrittiva del bianco e nero nei suoi documentaristici e rigorosi orditi si presta alla narrazione contemplativa, assorta ed esistenziale degli spazi-habitat dell’uomo del III millennio, homo sapiens e viator, nella dimensione tecnologica universale di un capitalismo globale in via di ridefinizione nelle sue criticità consumistiche: dalla decrescita all’ ecosostenibilità verso nuove spinte di democrazia politica e culturale.”
.
“Nonluoghi”, mostra di fotografia all’Hotel Cellai
“La fotografia, la poesia per la ricerca di nuove identità”.