Nonluoghi

” L’anima segreta della poesia di Mosi si nasconde nei non-luoghi sempre aperti e palesi della modernità dispiegata, si ritrova nelle musiche degli e per gli aeroporti, nelle voci metalliche degli altoparlanti delle stazioni ferroviarie …” G. Panella

nonluoghi


Roberto Mosi, Nonluoghi (pensieri in fase di decollo), Comune di Firenze, Firenze 2009, pp. 46 - Raccolta dei testi della mostra di fotografia e poesia - Firenze, Biblioteca del Palagio di Parte Guelfa / 17 settembre - 17 ottobre 2009.

* (in versione e-Book, liberamente scaricabile da www.larecherche.it) Roberto Mosi, Nonluoghi, La Récherche, Roma 2009, pp. 64. Raccolta di foto dalla Mostra di Palagio di Parte Guelfa.

Recensioni di:
Franca Alaimo - Elisa Davoglio - Sandro Gros-Pietro - Luciano Nanni - Giuseppe Panella - Gregorio Scalise - Fabiana Spani

Dalla INTRODUZIONE al libro dell’autore

Nei nonluoghi non si costruiscono identità, sono frequentati da folle di individui per spostarsi, per cura, per acquistare ed altro. La gente li raggiunge anche per il proprio piacere, attratta da luci e colori, dai prodotti esposti, per passare il tempo, in definitiva, per vincere solitudini e noia. Le azioni, le reazioni sono quelle della folla, a volte alla maniera del gregge, in altre emergono aspetti particolari, si impone la figura di un individuo per la sua diversità, per gesti d’affetto, per i segni della miseria.

Non sembra facile parlare di questi luoghi. Nella Mostra [alla Biblioteca del Palagio di Parte Guelfa, 2009] la ricerca è affidata, allo stesso tempo, alle tracce di luce che cattura la fotografia riguardo allo svolgersi del quotidiano e al suono della poesia, articolato sul vocabolario di oggetti o cose del mondo di oggi, lontano il più delle volte da qualità liriche e vicino alla presenza di un’invadente quotidianità tecnologica.

Come raccontare dunque dei nonluoghi ‘? La narrazione di oggi è forse più immediata, godibile, se si mischiano alcuni fra i possibili strumenti del narrare, la poesia e la fotografia, come nel caso di questa Mostra. E’ una combinazione che aggiunge qualcosa? Crediamo, speriamo di sì. Riteniamo poi che il linguaggio della musica contemporanea potrebbe aggiungere molto alla nostra ricerca di nuove sensazioni.
Il linguaggio cui si fa ricorso nel testo e nella fotografia, non è monocorde, si ricerca una polifonia di toni, di sensi, di emozioni, così come ci si presenta la vita di tutti i giorni. Può essere anche un linguaggio che si frammenta, evapora seguendo lo svanire, oggi, di certezze, di riferimenti comuni per il nostro vivere insieme, spesso trasformato in situazioni allo stato liquido.

Fra i passaggi del testo, alcune notazioni. “Sfrenate passioni d’amore/portano a cogliere momenti/celesti/in ascensori bloccati”, si legge nella raccolta di poesie. Oppure ancora: “Saldi per fine stagione/per cessata attività/saldi per amore perduto”. E ancora: “Pulizia a Bordo Alta Velocità/trascina il carrello/carta, sapone e profumo”. “In sostanza, in diversi momenti si cerca di attenuare lo stridore della vita di oggi inserendo amore e sesso col risultato che entrambi finiscono col fondersi con la non gradevolezza dell’ambiente circostante, proprio come quegli ascensori che si fermerebbero per dare la possibilità di”scalare le vette del cielo”. A volte si sente dire da parte di nuovi e forse involontari retori che bisognerebbe “umanizzare la localizzazione” (Gregorio Scalise in “Le Voci della Luna”, n. 42).

Sicuramente non è più il mondo ottocentesco delle corrispondenze. Le corrispondenze di oggi non sono i ruscelli e gli alberi delle foreste, ma gli oggetti, i treni, gli aerei, anche perché “sopra il mare di pece/si vola a basso costo/ i sedili inzuppati di giallo/…da prenotare”. Rimane il mondo fluido delle emozioni, da inseguire con i versi della poesia, con l’obiettivo della macchina fotografica e, perché no, con i suoni della musica contemporanea. La partita da giocare è proprio questa.

Tags:

Lascia il tuo commento

Il tuo indirizzo Email non sarà pubblicato. * Campi richiesti.

*
*

Le parole della poesia

Feed RSS

Iscriviti ai FEED RSS, sarai sempre aggiornato ...

Contatti

Scrivimi
Puoi scrivermi attraverso la pagina dei contatti oppure invia un E-mail a r.mosi@tin.it