AQUILONI SULL’ARNO in una sera d’estate

Sulle rive dell’Arno, presso il Ponte Vecchio, musica e recital di poesie dal libro “Aquiloni”.

La Festa si è svolta sulle rive dell’Arno, nella sede della Società “Canottieri Firenze”, nei pressi del Ponte Vecchio, il 18 giugno 2010. La Festa, che ha visto una larga partecipazione di pubblico in uno scenario unico, è stata animata dal recital di poesie, dalla musica, dai colori degli aquiloni disegnati dal pittore Enrico Guerrini.
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La Poesia: dal libro Aquiloni di R. Mosi (Ediz. Il Foglio, Piombino 2010; e-book: Ediz. www.larecherche.it, Libri Liberi, 2010). Sono state lette poesie dedicate alla protagonista del libro, la piccola Marta, al gioco, alle favole, all’incontro con la città vista con gli occhi dei bambini.
La Musica: i musicisti: Barbara Betti: contrabbasso; Giacomo De Simonis: fagotto; Diego Rodriguez: viola.
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Il progetto musicale della serata è stato curato da Barbara Betti: due i momenti del progetto:
1. Ricercare; 2. L’incontro tra parole e musica

1.Ricercare
In Greco ETAZEIN (Ricercare) da ETYMOS-ETEOS che significa VERO, AUTENTICO.
Questo termine indica principalmente un tema, un’idea primigenia, dalla quale si sviluppano rami ed elaborazioni sempre più ampie e virtuosistiche della radice primaria.
Il Ricercare e le forme Cameristiche ad esso legate non sono molto noti al grande pubblico, ma senza il lavoro di preparazione e codificazione di queste forme di linguaggio, non sarebbe stato possibile il raggiungimento delle vette espressive di Mozart, Beethoven o Schubert.
Allo stesso modo, il concetto poetico ed emotivo, nasce e si sviluppa da un imput primario per evolversi attraverso un percorso di impatti e reazioni intime che si muovono attraverso percorsi indipendenti, ma sempre legati dalla prima emozione ispiratrice.

2. L’incontro tra parole e musica
“Quando ho letto Aquiloni la prima volta – rileva Barbara Betti - ho immediatamente avuto la sensazione di entrare in un diario. Attraverso le pagine di Roberto Mosi ci ritroviamo a percorrere e guardare il cammino della sua vita, a percepire le sue emozioni ed entrare da ospiti nel suo privato. Marta sta per arrivare, ancora non c’è ma è già un tema esistente, un’idea primigenia che deve solo manifestarsi.”
Il tema musicale della serata si è basato sul “Ricercare”: il Ricercare è un’idea, un fondamento, un tema interiore ancestrale che prende vita da una voce primaria, sola, unica, che poi si sviluppa in un percorso sempre più elaborato e virtuosistico, modificandosi attraverso altre voci, colori, possibilità. Marta cresce e la vita si evolve in gioco, così come il Ricercare si amplia prima con una, con due, poi a tre voci, passando dal tema del Ricercare per evolversi fino a diventare “Serenata” e “Divertimento.”
I “Divertimenti” sono composizioni cameristiche spesso composte per occasioni speciali nell’ambito della vita di corte. In particolare, il “Divertimento” di Anton Albrechtsberger, con dedica “Per il Giorno del Compleanno”, fu composto e donato dall’autore nel 1768 alla Corte Viennese. La musica non è protagonista, è solamente la cornice del racconto e del viaggio nel quale Roberto Mosi ha voluto portarci.
Citando da una lettera di Henry Eccles …”vi lascio una cornice di suono, si che vogliendo recordare il momento possiate imaginarlo recolto intro uno spazio che sola voi possiate contemplare nel modo a voi gradito”…
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